Befana 2018 – Il centro sociale del Pilastro devolve duemila euro all’associazione Campo delle rose

La solidarietà si veste da Befana. Quantomeno al centro anziani, quello del Pilastro, a Viterbo, dove ieri sera è stato consegnato il ricavato della vendita delle calze della vecchietta a cavallo su una scopa in occasione della calza della Befana più lunga del mondo andata in scena nella città dei Papi lo scorso 5 gennaio. Da piazza San Sisto, dove è partita, al quartiere Pilastro dove è nata.

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uemila euro in tutto andati all’associazione Campo delle Rose che assiste ragazzi e ragazze con disabilità grave con particolare riferimento all’autismo.

Non solo, ma come ha spiegato la presidente Graziella Iacoponi, l’associazione “sta realizzando una struttura socio sanitaria, riconosciuta dal comune di Viterbo, su un terreno di 22 ettari al confine con il comune di Marta. Otto ettari saranno adibiti a moduli abitativi per il ‘dopo di noi’. La prima struttura del genere in tutta la regione Lazio”.

Il “dopo di noi’, diventato anche legge regionale, è il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono.

A consegnare l’assegno, il presidente del centro sociale del Pilastro, Luciano Barozzi. Assieme a lui, l’assessore ai lavori pubblici di Viterbo Alvaro Ricci, i consiglieri comunali Paolo Moricoli (presidente della consulta del volontariato) e Chiara Frontini, il direttore di Confartigianato Andrea De Simone, la presidente Admo Paola Massarelli, il parroco del Pilastro don Flavio e il consigliere regionale Daniele Sabatini. Il 500 Tuscia club.

“È la calza della solidarietà – ha detto Barozzi -. Ogni anno il ricavato, derivante dalla vendita delle calze a 2 euro e 50 l’una, va ad associazioni che si occupano di bambini e bambine meno fortunati. Un impegno che ci onoriamo di portare avanti e che proseguirà in futuro”.

“E renderlo noto – ha sottolineato – non è soltanto un gesto per portare all’attenzione di tutti le attività delle realtà associative cui devolviamo ogni volta il ricavato dell’iniziativa, ma anche motivo di trasparenza verso la città e il quartiere. I cittadini devono sapere che la loro offerta è andata a buon fine”.

Tante le persone in sala che hanno sfidato pioggia e grandine venute giù a catinelle. Alcune di loro vestite da befane, come il 5 gennaio. Alle loro spalle il buffet di fine serata preparato dal centro sociale. Tutt’attorno le foto degli eventi realizzati nel corso degli anni.

“Sono particolarmente legato al Pilastro e all’associazione Campo delle rose – ha aggiunto l’assessore Ricci -, ho anche io un figlio disabile e so benissimo che senza realtà come Campo delle rose la nostra vita sarebbe di gran lunga più difficile. La politica deve imparare molto da queste iniziative iniziative e dalla passione che le caratterizza”.

A chiudere la serata, l’intervento di Rosanna De Marchi, scrittrice e poetessa da sempre vicina al centro del Pilastro. “La calza della Befana non è solo un’allegoria, ma un momento di fraternità che mette insieme persone e associazioni per realizzare grandi progetti. Per lasciare alle generazioni future un gesto d’amore e di speranza in un mondo migliore e al servizio di tutti”.

Tusciaweb – Daniele Camilli

 

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